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Donna, lavoro e maternità

 
 
 

La Consigliera di parità, d.ssa Pina Ferraro Fazio, parteciperà alla giornata formativa, organizzato dall'ASUR, con il patrocinio dell'ufficio della Consigliera di Parità. La giornata formativa si propone di sensibilizzare gli operatori e le operatrici della prevenzione e tutte le figure preposte, i vari Enti e le Associazioni di Categoria, sulla necessità di promuovere la tutela della salute della lavoratrice madre, in considerazione dei mutati scenari produttivi: flessibilità dei contratti di lavoro, precarietà’, orari prolungati, aziende locali di piccole e piccolissime dimensioni travolte dal perdurare della crisi economica. Punto di partenza è chiarire la differenza tra "maternità a rischio" e "lavoro a rischio".

 

 

La tutela della salute e sicurezza della lavoratrice madre riconosce una normativa specificatamente dedicata con particolare riferimento al TU 151/2001 e al D Lgs 81/2008 e s.m. che obbliga “il Datore di lavoro alla valutazione di tutti i rischi ivi compresi quelli riguardanti le lavoratrici in stato di gravidanza (art.28)”. 
La giornata formativa si propone di sensibilizzare gli operatori della prevenzione e tutte le figure preposte ,i vari Enti e le Associazioni di Categoria sulla necessità di promuovere la tutela della salute della lavoratrice, in considerazione dei mutati scenari produttivi: flessibilità dei contratti di lavoro, precarietà’, orari prolungati, aziende locali di piccole e piccolissime dimensioni travolte dal perdurare della crisi economica . Punto di partenza è chiarire la differenza tra “maternità a rischio” e “lavoro a rischio”. 
La prima interviene per condizioni indipendenti dall’ambito lavorativo, che sono proprie dell’andamento della gravidanza stessa e obbligano a riconoscere l’astensione da qualsiasi tipo di attività/settore di impiego secondo una procedura di certificazione ASUR ma di competenza INPS. 
La condizione di “lavoro a rischio”, è invece dipendente dalla mansione lavorativa, dal tipo, entità e modalità di esposizione al rischio lavorativo, è quindi conseguenza di un complesso processo di valutazione dei rischi, obbligo secondo le normative vigenti al datore di lavoro. 
In questo ambito saranno affrontate le varie competenze degli Enti in materia di pareri autorizzativi, di tutela delle differenze di genere e di vigilanza dei luoghi di lavoro alla luce delle evoluzioni tecniche, degli Indirizzi Operativi e dei Protocolli di Intesa sopraggiunti.

 

 
 
 
 
 
 

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